La Lazio ai quarti di finale di Coppa Italia batte l’Inter allo stadio Meazza di Milano, i novanta minuti terminano con il risultato di parità a reti inviolata ,1-1 dopo i tempi supplementari, il gol dei biancocelesti è stato siglato da Immobile, 4-5
DCR.

Nessun stravolgimento di formazione per Inzaghi che ha capito di aver trovato la formula giusta con il modulo 3/4/fantasia, ancora Correa vicino ad Immobile, Luis Alberto alle spalle ad inventare assieme a Milinkovic più indietreggiato, Acerbi si riprende
il posto al centro della difesa, Spalletti risponde con il 4/3/3, Candreva Icardi e Politano i terminali offensivi.

La partita si mette sui binari giusti sul piano del gioco, Lazio viva e concentrata che non mette mai in condizione l’Inter di impensierirla. I capitolini meriterebbero di passare in vantaggio, non solo per la mole di gioco e per la qualità della stessa,
ma anche per le occasioni create, due le più grandi, una capita sui piedi di Luis Alberto che tira uno straccio bagnato tra le braccia di Handanovic, sprecando un rigore in movimento, la seconda Immobile viene fermato ancora una volta dal portierone
neroazzurro.

Il primo tempo termina con la Lazio padrona di S. Siro e Strakosha annoiato per non aver mai neppure visto i suoi avversari.

La ripresa parte con un Inter che sul piano della corsa sembra dare qualche segno di ripresa, ma è sempre la Lazio ad essere più pericolosa, al 51^ Luis Alberto prova a pennellare una parabola da dentro l’area di rigore, Handanovic in forma smagliante
ancora a deviare in corner in volo.

Lazio che controlla la gara non concede grandi opportunità all’Inter, per vedere il primo tiro verso la porta dei milanesi bisogna aspettare Juao Mario che con il destro tira una botta da fuori area e Strakosha la respinge sui piedi di Candreva, l’ex
Laziale sulla ribattuta manda la palla alle stelle.

Al 75^ incornata di Vecino che però finisce fuori. Nei minuti finali del tempo regolamentare si accende la gara, Inzaghi opera il cambio Caicedo per Correa, il panterone biancoceleste si trova subito a meraviglia con super Ciro, Immobile mette una palla
al bacio in area per Caicedo, il numero 20 tira quasi a botta sicura ma ancora Handanovic a dire no tenendo in vita la sua squadra.

La beffa è stata sventata al 94^, Lautaro Martinez ha una palla clamorosa al 4 metri dal portiere la butta fuori dopo che Strakosha aveva compiuto un miracolo su un tiro ravvicinato di Politano.

Tempi supplementari da giocare, i primi quindici minuti vengono disputati tra stanchezza e paura, e scivolano via senza patemi d’animo.

Il secondo tempo supplementare parte con il botto, scambio da ping-pong Caicedo Immobile a limite dell’area di rigore dell’Inter, la palla sembrava non fermarsi più, poi Ciro sfiora con l’esterno del piede destro la palla in area, si apre un pertugio
tra due difensori dell’Inter, il bomber laziale fulmina con una giocata improvvisa Handanovic al 3^ minuto del secondo tempo dei supplementare.

La partita sembra finita, se pensiamo che poi negli ultimi minuti Asamoah viene espulso su un fallo killer su Milinkovic, decisione magicamente cambiata dagli uomini Var, ed il rosso si tramuta in un giallo.

Arrviamo a tempo scaduto, palla buttata in area di rigore alla disperata dell’inter, l’arbitro stranamente non fischia la fine, su una palla in uscita dall’area di rigore D’Ambrosio colpisce di testa anticipando Sergej che era sulla sua traiettoria, furbamente
gli frana addosso, dapprima punizione, poi Var che tramuta in rigore. Icardi come Ronaldo domenica scorsa, senza aver mai preso la palla potrebbe diventare eroe della serata, l’argentino segna, 1-1 e calci di rigore.

La sequenza della lotteria dei rigori è poco interessante fino al quinto rigore di Nainggloan, l’ex Roma tira una scoattata centrale che Thomas neutralizza, subito dopo sul dischetto ci va Leiva, giocatore che da sempre è esempio di professionalità, parte
e fulmina Handanovic, è festa grande siamo in semifinale.

Si festeggia molto non perché abbiamo vinto una gara contro l’Inter, in definitiva ce la siamo meritata, ma perché ogni volta dobbiamo assistere a decisioni arbitrali discutibili. Nel caso del rigore, la palla esce dall’area di rigore e il massimo
che potrebbe fischiare l’arbitro a mio avviso è una punizione indiretta in area, ma quelli non ne danno più, anche se sul regolamento esistono ancora.

Il peggio è alle spalle, questa gara ci da fiducia, ci siamo, dopo che abbiamo sbattuto contro dei scogli enormi come Napoli e Juve adesso torneremo a recitare un ruolo importante anche in campionato, perché queste partite ti danno la consapevolezza di
essere una squadra che con il cuore può vincere contro tutti.

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